20 ore di lavoro, in cui in gli attori affronteranno con un metodo innovativo, un approccio alla scena fisico, dinamico ma consapevole.
Teatro vuol dire guardare!
L’attore ha dunque il compito di lasciarsi osservare, ma con una precisione estrema di “chiarezza di intenti”.
Ma come posso rendere leggibile un sentimento o un semplice pensiero, senza renderlo finto?
Il laboratorio si pone appunto l’obiettivo di trovare il giusto connubio tra: “azione leggibile” ed “azione credibile” attraverso il binomio corpo-mente.
Chi meglio di Roberto Mantovani, attore e regista, che ha collaborato nella sua carriera con Maestri quali Peter Stein, jerzy Grotowski ed Eugenio Barba?
E quale testo migliore se non Casa di bambola di Ibsen? Che affronta temi quali l’ipocrisia, l’egoismo e l’attaccamento spropositato al denaro e alla posizione. Un’opera, che rivela un’insanabile frattura tra gli autentici valori della vita e le norme comportamentali imposte dalla società.
un’opera piena di conflitti, che crea terreno fertile per uno studio concreto sull’azione scenica con il maestro Mantovani.