Mia Città – produzione 2011
Drammaturgia scenica a cura di Simone Barraco e Dora D‘Agostino
Spettacolo vincitore:
Miglior Allestimento – Concorso Carola Fornasini presso sala Umberto, Roma
Primo Premio – Rassegna Zanni presso il Teatro Nino Manfredi di Ostia
Regia:
Simone Barraco e Dora D’Agostino
Assistenza alla Regia:
Silvia Corona e Kervin Llaro
Assistenza Musicale:
Fabrizio Pigliucci
Assistenza tecnica e grafica:
Filippo Luca Omiccioli
Interpreti:
Gabriele Ciccotosto, Valeria De Cupis, Fiorangela Filosi, Simon Longo, Federica Marsili, Virginia Nobilio, Marzia Pazzano, Gianmarco Vettori
La storia si snocciola sottoforma di epistola, che improvvisamente prende forma e diventa immagine, musica, concertati, gag, come un disperato carionne di una storia antica che si ripete ancora, ancora e ancora.
Otto i personaggi: un infermiere, che per mantenere la casa popolare in cui vive, scenderà a patti con un assessore comunale ipocondriaco, sua sorella, (una zitella di mezza età narcolettica); una giornalista che spinta da una brutta esperienza familiare, cercherà in ogni modo di denunciare la situazione di malasanità.
Un clochard in pessime condizioni di salute, che dovrà sopportare angherie ed interminabili liste d’attesa.
Una signora del meridione, che non passa giorno in cui non si rechi alla cappella dell’ospedale; un’agente immobiliare di passaggio.
Tra utopia e distopia:
Ospedale, come specchio di una società utopica, simbolo che ha la particolare caratteristica di essere connesso a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l’insieme dei rapporti che riflette.