Letizia Russo (Roma, 1980) è una delle voci più decise e originali della drammaturgia italiana contemporanea. Ha iniziato a scrivere per il teatro a diciassette anni e nel 2000 ha visto andare in scena il suo primo testo, Niente e nessuno. Nel 2001 con Tomba di cani ha vinto il Premio Tondelli e nel 2003 il Premio Ubu per la novità drammaturgica. 
Nel corso della sua carriera ha scritto testi commissionati per importanti istituzioni teatrali, tra cui il National Theatre di Londra (Binario Morto – Dead End), che hanno avuto successo anche all’estero. 
Parallelamente al lavoro di autrice, Russo ha curato adattamenti e riscritture di classici («La trilogia della villeggiatura» di Goldoni, «Madame Bovary» di Flaubert, «Uno zio Vanja» da Čechov) e ha tenuto attività didattica nel campo della scrittura scenica e della drammaturgia. 
La sua drammaturgia è tradotta e rappresentata a livello internazionale (Francia, Germania, Brasile, Portogallo, Slovacchia) e la sua cifra artistica indaga temi come la memoria, il potere, l’identità in contesti tecnologici e sociali complessi. 
Letizia Russo non è solo autrice: è tessitrice di relazioni sceniche, creatrice di mondi che parlano della contemporaneità con forza poetica, corpo e linguaggio.


