Canto

Il canto, nel percorso triennale, non è un semplice studio musicale, ma una via privilegiata per scoprire e liberare la voce dell’attore. La voce non è soltanto suono, ma respiro, vibrazione, corpo e presenza: un ponte visibile che unisce interiorità ed espressione, verità intima e comunicazione scenica.

Attraverso il canto l’attore impara ad abitare pienamente la propria vocalità, a espandere il respiro e ad accordare corpo, emozione e pensiero in un unico flusso organico. Non si tratta soltanto di “intonare”, ma di ritrovare la propria voce autentica, potente e fragile al tempo stesso, capace di risuonare nello spazio e di toccare lo spettattore.

Il canto diventa quindi un allenamento fondamentale: apre i canali espressivi, scioglie blocchi e resistenze, affina l’ascolto e sviluppa la musicalità interiore dell’attore. Si tratta di un lavoro che accompagna e sostiene l’intero processo creativo, rendendo la voce uno strumento vivo, libero e pienamente al servizio della scena.